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al testo di Salvatore Armando Santoro
Falesie
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Nella mia foto: Punta Ristola (Leuca) - Panchina e l'Indifferente.
(E' il nomignolo che ho affibbiato alla scultura che non guarda verso il mare) Oggi sono qui a pensare a te spiaggia deserta panchina mia silente rorida di rugiade trasparenti mare che rumoreggi tra falesie nere di sudicio catrame Neri sono gli anfratti del mio cuore dove pacifica riposi dolce lo sguardo sereno il tuo sorriso che si perde su un mar che rumoreggia tra falesie Salvatore Armando Santoro (Donnas 11.3.2018 – 10,25)
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Salvatore Armando Santoro
- 29/10/2018 01:22:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]
A Klara Rubino - Che dire? E un peccato non risppondere al tuo commento che spacca lanimo più della mia poesia. QuellIndifferente sono certo che svolge un suo ruolo che gli è stato affidato dallo scultore. Forse, quando le villette non avevano ancora invaso lo spazio di Punta Ristola (che essendo il promontorio più a Sud dItalia avrebbe dovuto restare sgombro da costruzioni) quella statua guardava verso il Santuario di Leuca che sorge in quella direzione. Probabilmente è stato un atto di devozione dello scultore a Santa Maria di Leuca. Non si spiega diversamente quella statua che volge le spalle ad un mare che, soprattuto al tramonto, diventa uno spettacolo della natura da non perdere.
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Klara Rubino
- 26/10/2018 11:22:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
Sono tornata a questa perché la trovo magistrale!... Versi liberi liberi Che liberano il dolore come si libera la forza delle correnti e dei venti, rumoreggiando il mare, e quel rumoreggiare ristora. Trova pace lamore se lo sai guardare... e non ti volti, dallaltra parte, indifferente, come solo una statua sa fare!
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